Con la Legge 17 Febbraio 2012, n. 10 è stato convertito il Decreto Legge 22 Dicembre 2011, n. 212, il quale aveva introdotto il nuovo istituto del ‘concordato’ per i consumatori e per le piccole imprese, se affetti da ‘sovraindebitamento’. Ebbene, della prima parte – quella riguardante il cosiddetto fallimento del consumatore – non rimane più nulla. Gli articoli da 1 a 11, che definivano nel dettaglio l’intera procedura, infatti, sono stati soppressi. Eliminata anche: a) la disposizione che mirava ad anticipare la sanzione per la parte che non si presenta nella mediaconciliazione; b) la previsione che richiedeva una esplicita manifestazione di volontà delle parti per garantire la prosecuzione delle cause arretrate giacenti in Appello e Cassazione. Sono rimaste, invece, le modifiche agli articoli del codice di procedura civile che introducono l’innalzamento del limite di valore delle cause davanti al G.d.P. in cui è possibile difendersi da soli e la proroga dei magistrati onorari e dei collegi sindacali nelle società. Ecco uno schema della normativa in questione.