CONVERTITO IL NUOVO DECRETO SULLE INTERCETTAZIONI
Emanata la L. 20.11.2006, n. 281, di conversione del D.L. 22.09.2006, n. 259, contenente disposizioni urgenti per il riordino della normativa in tema di intercettazioni telefoniche. La nuova disciplina è finalizzata a colpire il fenomeno delle intercettazioni illegali di conversazioni e comunicazioni, relative al traffico telefonico e telematico. In base ad essa: a) il contenuto di queste intercettazioni non può mai essere utilizzato a fini processuali; b) di esse il P.M. è tenuto a disporre l’immediata secretazione e custodia in luogo protetto; c) ne è vietata la copia; d) il P.M. entro 48 ore è tenuto a chiedere al GIP il provvedimento di distruzione, previa fissazione di una udienza camerale, alla quale possono partecipare tutte le parti interessate; e) alla distruzione provvede direttamente il GIP alla presenza di tutte le parti; f) delle operazioni di distruzione è redatto apposito verbale; g) chi detiene consapevolmente le intercettazioni illegali di cui è stata disposta la distruzione è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni, salvo pene più gravi per i pubblici ufficiali; e) la vittima della divulgazione delle intercettazioni può chiedere entro cinque anni dalla pubblicazione al giornalista, al direttore responsabile ed all’editore, in solido, una somma di danaro a titolo di riparazione di entità minima pari ad €. 10.000,00, fatto salvo il diritto di chiedere il risarcimento del danno, il quale, comunque, dovrà quantificarsi tenendo conto della somma corrisposta nell’azione di riparazione.
- AVVOCATI: SCIOPERO BIANCO
- INTERVIENE LA CONSULTA IN TEMA DI NUOVA PRESCRIZIONE DEI REATI